Cassazione penale Sez. I sentenza n. 10731 del 11 marzo 2009

ECLI:IT:CASS:2009:10731PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il tentativo di reato si configura quando gli atti compiuti dall'agente, valutati nella loro oggettività, per il contesto in cui si inseriscono, per la loro natura e la loro essenza, rivelano in modo non equivoco l'intenzione di commettere il delitto e risultano idonei, secondo un giudizio prognostico, a contribuire in modo rilevante alla sua realizzazione. L'univocità degli atti, intesa come criterio di essenza, non esclude che la prova del dolo possa essere desunta aliunde, ma impone che, una volta acquisita tale prova, si effettui una verifica al fine di stabilire se gli atti posti in essere siano in grado di rivelare, secondo le norme di esperienza e l'id quod plerumque accidit, l'intenzione dell'agente. L'idoneità degli atti deve essere intesa come capacità potenziale, ossia come rilevante attitudine degli stessi, valutata non dal punto di vista del soggetto agente, bensì nella prospettiva del bene protetto, a contribuire in modo significativo alla commissione del delitto. Pertanto, la sussistenza del tentativo di reato può essere ravvisata sulla base della reiterazione dei colpi, del mezzo prescelto, delle parti del corpo della vittima attinte, della posizione reciproca tra aggressore e vittima e della breve distanza da cui i colpi sono stati sferrati con violenza, elementi che, nel loro complesso, rivelano l'intenzione dell'agente e l'idoneità degli atti a realizzare il delitto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. DI TOMASSI M. Stefania - Consigliere

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) ME. ST., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 27/06/2008 CORTE APPELLO di ROMA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. CASSANO MARGHERITA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. BAGLIONE Tindari, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

udito il difensore Avv. BUTTAZZO Antonio…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.