Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 18648 del 11 maggio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:18648PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio che, avvalendosi della propria posizione, si appropria indebitamente di denaro o altri beni mobili a lui affidati in ragione del suo ufficio o servizio, commette il reato di peculato. Tale reato si consuma nel momento in cui si realizza l'interversio possessionis, ossia il trasferimento del bene nella disponibilità esclusiva dell'agente, a prescindere dall'utilizzo che ne verrà fatto. Ai fini della determinazione del termine di prescrizione, occorre individuare le singole condotte appropriative, in quanto il peculato si configura come un reato istantaneo a più azioni, unito dal vincolo della continuazione. La prescrizione decorre pertanto dalla data di ciascuna appropriazione indebita e non dalla cessazione della qualifica soggettiva rivestita dall'agente, che costituisce solo il limite temporale ultimo entro il quale possono essere ascritti i singoli peculati. Inoltre, la modifica dell'imputazione in sede dibattimentale, che integri un fatto nuovo e diverso rispetto a quello originariamente contestato, è soggetta alle specifiche garanzie previste dall'art. 518 c.p.p. e, in caso di mancato rispetto, la relativa nullità, pur essendo a regime intermedio, deve essere eccepita tempestivamente dalla difesa a pena di decadenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. AMOROSO R. - rel. Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedett - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 11/01/2021 della Corte di appello di Torino;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Amoroso Riccardo;
letta la requisitoria scritta del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Lettieri Nicola, depositata ai sensi del Decreto Legge 28 ottobre 2020, n. 137, articolo 23, comma 8, che ha concluso per il rigetto del ricorso;
lette le conclusioni scritt…

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