Consiglio di Stato sentenza n. 2791 del 2019

ECLI:IT:CDS:2019:2791SENT

Massima

Generata da Simpliciter
La clausola risolutiva espressa contenuta in un contratto di concessione di bene pubblico, legittimamente esercitata dall'amministrazione concedente a fronte dell'accertato inadempimento del concessionario agli obblighi contrattuali, non configura un atto di revoca in autotutela ai sensi dell'art. 21-quinquies della legge n. 241 del 1990, con conseguente diritto del concessionario all'indennizzo, ma rappresenta piuttosto la naturale conseguenza del verificarsi delle condizioni previste nel contratto per la risoluzione dello stesso. Pertanto, l'esercizio della clausola risolutiva espressa da parte dell'amministrazione concedente, a fronte dell'accertato inadempimento del concessionario agli obblighi contrattuali, non dà luogo al riconoscimento di alcun indennizzo in favore del concessionario, in quanto tale provvedimento non costituisce un atto di revoca in autotutela, ma la legittima attuazione delle previsioni contrattuali. Il principio di diritto è che la risoluzione contrattuale per inadempimento del concessionario, operata mediante l'esercizio di una clausola risolutiva espressa, non configura un atto di revoca in autotutela ai sensi dell'art. 21-quinquies della legge n. 241 del 1990 e, pertanto, non dà luogo al riconoscimento di alcun indennizzo in favore del concessionario inadempiente.

Sentenza completa

Pubblicato il 30/04/2019

N. 02791/2019REG.PROV.COLL.

N. 04133/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso in appello numero di registro generale 4133 del 2018, proposto da
Royal Web S.c.a r.l., in persona del legale rappresentante
pro-tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato Fabio Saitta, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso l’avvocato Elena Fatale in Roma, corso di Francia, n. 221;

contro

Comune di Vaccarizzo Albanese, in persona del Sindaco
pro-tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Giovanni Spataro, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, viale di Val Fiorita, n.90;

nei confronti

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.