Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 4388 del 2006

ECLI:IT:TARLAZ:2006:4388SENT

Massima

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La presentazione di una domanda di condono edilizio sospende il procedimento sanzionatorio e inibisce l'adozione di misure repressive, in quanto l'amministrazione è tenuta a pronunciarsi preliminarmente sull'istanza di sanatoria prima di emettere provvedimenti sanzionatori relativi alle opere oggetto della medesima domanda di condono. Tale principio trova applicazione sia con riferimento alla normativa generale sul condono edilizio, sia con riguardo alle procedure avviate ai sensi dell'art. 32, comma 25, del D.L. n. 269/2003, convertito in legge n. 326/2003, che richiama l'applicabilità delle disposizioni di cui alla legge n. 47/1985, ove compatibili. Pertanto, l'ordine di demolizione emesso prima della definizione della procedura di condono edilizio è viziato da eccesso di potere per violazione del principio di priorità della valutazione dell'istanza di sanatoria rispetto all'adozione di misure sanzionatorie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo regionale per il Lazio
Sez.I Quater
Anno 2006
Anno 2006
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso n. 2126/2006 proposto dalla Sig.ra ((omissis)), rappresentata e difesa dall'Avv. ((omissis)) ed elettivamente domiciliata presso il suo studio in Roma, via Oppido Mamertina, 4;
contro
il COMUNE DI GROTTAFERRATA, intimato e non costituito
per l'annullamento
della ordinanza di sospensione lavori e demolizione d'ufficio del 28.11.05 prot. 49431 a firma del Responsabile del 1° servizio del Comune di Grottaferrata, Ing. Temistocle Rinaldi, notificata alla ricorrente in data 22.12.05;
e di tutti gli atti prodromici, interni comunque collegati e connessi al suddetto provvedimento;
Visto il ricorso con i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio del Comune intimato;
Viste le memorie depositate dalle parti;
Vista l'ordina…

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