Cassazione penale Sez. V sentenza n. 25818 del 11 giugno 2019

ECLI:IT:CASS:2019:25818PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La Corte di Cassazione, in sede di giudizio straordinario ex art. 625-bis c.p.p., può intervenire solo in presenza di errori materiali o di fatto commessi dal giudice di merito, consistenti in una palese e manifesta svista o equivoco nella lettura degli atti processuali, tale da determinare una decisione diversa da quella che sarebbe stata adottata in assenza di tale errore percettivo. Non è consentito, invece, in tale sede, una nuova valutazione delle prove o una diversa interpretazione delle dichiarazioni testimoniali e delle risultanze istruttorie, atteso che tali attività rientrano nella esclusiva competenza del giudice di merito, il cui apprezzamento può essere censurato in sede di legittimità solo per vizi logici o illogicità manifeste. Pertanto, il ricorso straordinario per errore di fatto è inammissibile laddove le doglianze del ricorrente si risolvano in una mera critica alle valutazioni probatorie compiute dal giudice di appello, senza che sia ravvisabile un effettivo e palese errore percettivo commesso dalla Corte di Cassazione nella lettura degli atti processuali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. MAZZITELLI Caterina - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Anton - rel. Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 11/05/2018 della CORTE DI CASSAZIONE di ROMA;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott. ANTONIO SETTEMBRE;
sentito il Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di Cassazione, Dott.ssa MIGNOLO OLGA, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Questa Corte, con sentenza dell'11 maggio 2018, depositata il 5 settembre 2018, emessa dalla 1 Sezione Penale, ha rigettato il ricorso propo…

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