Cassazione penale Sez. II sentenza n. 1930 del 16 gennaio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:1930PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato ex art. 110 c.p. si differenzia dall'associazione per delinquere ex art. 416 c.p. in quanto il primo si caratterizza per un accordo criminoso meramente occasionale, legato alla realizzazione di uno o più reati ben individuati, mentre la seconda è diretta alla realizzazione di un più ampio programma criminoso, caratterizzata dalla presenza di elementi che devono necessariamente coesistere, quali la natura tendenzialmente permanente o quantomeno stabile del vincolo associativo, destinato a durare oltre la realizzazione dei delitti già programmati. Ai fini della configurabilità dell'associazione per delinquere, è irrilevante la mancata partecipazione del singolo indagato a tutti gli episodi delittuosi, essendo sufficiente la sua partecipazione ad alcuni dei reati-fine programmati nell'ambito del sodalizio criminoso, la cui esistenza può essere desunta da una pluralità di indizi, quali la presenza di compiti ben definiti tra i membri e il reclutamento di nuovi soggetti. Inoltre, il pericolo di recidiva, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, può essere desunto non solo da precedenti specifici, ma anche da altri elementi, come l'arresto dell'indagato per reati analoghi in altri contesti, che dimostrino la scelta della carriera criminale come fonte di sostentamento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DAVIGO Piercamill - Presidente

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. COSCIONI G. - rel. Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 2480/2016 in data 22/09/2016 del Tribunale di ROMA in funzione di giudice del riesame,
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Giuseppe COSCIONI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. PINELLI Mario Maria Stefano che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita'…

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