Cassazione penale Sez. II sentenza n. 46046 del 27 novembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:46046PEN

Massima

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Il reato di falsità in scrittura privata di documenti equiparati agli atti pubblici dall'art. 491 c.p. è punibile a querela della persona offesa ai sensi dell'art. 493-bis c.p., salvo che la falsità non riguardi un testamento olografo. Ciò in quanto, nonostante la formulazione dell'art. 493-bis c.p., la equiparazione prevista da tale norma di alcuni documenti agli atti pubblici è soltanto agli effetti della pena, mentre ai fini della perseguibilità tali documenti sono da considerarsi vere e proprie scritture private. Pertanto, la presentazione di una denuncia-querela da parte della persona offesa, anche se non contenente una specifica istanza punitiva per il reato di falso, integra comunque la condizione di procedibilità a querela, purché dalla stessa risulti l'esposizione dei fatti e la richiesta di punizione degli autori. Inoltre, la valutazione degli elementi probatori ai fini dell'attribuibilità del reato di falso all'imputato rientra nella discrezionalità del giudice di merito, il cui apprezzamento è sindacabile in sede di legittimità solo ove risulti manifestamente illogico o privo di adeguata motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - rel. Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Avvocato (OMISSIS), quale difensore di (OMISSIS) (n. l'(OMISSIS));

avverso la sentenza della Corte di appello di Palermo, 3 sezione penale, in data 14/01/2011;

Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal Consigliere Dr. ((omissis)).

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dr. ((omissis)), il quale ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.

Udi…

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