Cassazione penale Sez. II sentenza n. 28242 del 9 luglio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:28242PEN

Massima

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Il danneggiamento di un bene destinato a pubblica utilità, pur non essendo di competenza del giudice di pace, configura il reato di danneggiamento aggravato ai sensi dell'art. 635, comma 2, n. 3 c.p. in relazione all'art. 625, n. 7 c.p., procedibile d'ufficio e di competenza del tribunale. Pertanto, qualora il giudice di pace abbia erroneamente dichiarato il non doversi procedere per difetto di querela, il tribunale, rilevata la propria competenza per materia, non può trattenere il processo e decidere nel merito, ma deve limitarsi ad annullare la pronuncia di prime cure e a trasmettere gli atti al pubblico ministero, senza poter entrare nel merito dell'imputazione, in ossequio al principio di cui all'art. 24 c.p.p., comma 1.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamil - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Fa. Ro. Ac. , n. il (OMESSO);

avverso la sentenza 31.3.06 del Tribunale di Termini Imerese;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita in pubblica udienza la relazione del Consigliere Dr. Antonio Manna;

udito il Procuratore Generale nella persona del Dr. Antonio Gialanella, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio con trasmissione degli atti al PM presso il Tribunale di Termin…

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