Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Bari sentenza n. 9 del 2019

ECLI:IT:TARBA:2019:9SENT

Massima

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Il decorso del termine di trenta giorni previsto dalla legge per l'esercizio del potere inibitorio da parte della pubblica amministrazione in caso di presentazione di una segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) in materia edilizia comporta il consolidamento del titolo abilitativo in capo al privato, il quale acquisisce il diritto all'esecuzione dell'intervento. Pertanto, una volta perfezionatasi e divenuta efficace la SCIA, l'attività del Comune deve necessariamente essere condotta nell'ambito di un procedimento di secondo grado avente ad oggetto il riesame di un'autorizzazione implicita, con il rispetto dei principi regolatori legislativamente sanciti in materia di autotutela, in particolare la necessità dell'avvio di un apposito procedimento in contraddittorio, il rispetto del limite del termine ragionevole, e soprattutto, la necessità di una valutazione comparativa, di natura discrezionale, degli interessi in rilievo, idonea a giustificare la frustrazione dell'affidamento incolpevole maturato in capo al denunciante a seguito del decorso del tempo e della conseguente consumazione del potere inibitorio. Pertanto, il provvedimento di sospensione adottato dall'amministrazione comunale oltre il termine di trenta giorni dalla presentazione della SCIA, senza previo esperimento del procedimento di autotutela, è illegittimo, in quanto lede il diritto del privato all'esecuzione dell'intervento edilizio. Inoltre, la successiva convalida del provvedimento di sospensione, adottata in assenza di una valutazione comparativa degli interessi in gioco, risulta parimenti illegittima. In tali casi, il Giudice amministrativo è tenuto ad accogliere il ricorso proposto dal privato, ordinando all'amministrazione di rimuovere gli atti illegittimi e di consentire l'esecuzione dell'intervento edilizio.

Sentenza completa

Pubblicato il 07/01/2019

N. 00009/2019 REG.PROV.COLL.

N. 00358/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 358 del 2016, integrato da motivi aggiunti, proposto da -OMISSIS-, rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Bari, corso Mazzini n. 130;

contro

Comune di Trani, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Bari, via S.Lioce,52;

nei confronti

((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)) non costituiti in giudizio;

per l'annullamento

1.- Quanto al ricorso introduttivo:

del p…

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