Cassazione penale Sez. V sentenza n. 35353 del 22 agosto 2013

ECLI:IT:CASS:2013:35353PEN

Massima

Il giudizio di comparazione tra circostanze attenuanti e aggravanti, previsto dall'art. 69 c.p., è unitario e riguarda tutte le circostanze del reato, sia comuni che ad effetto speciale. Pertanto, una volta riconosciute le attenuanti generiche, il giudice è tenuto a valutare la loro prevalenza o equivalenza rispetto a tutte le aggravanti contestate, ivi compresa quella della gravità delle minacce, e non può limitare il giudizio di comparazione ad una sola aggravante, come la recidiva. In tal caso, qualora le attenuanti siano ritenute prevalenti, il giudice deve applicare la pena prevista per il reato nella sua forma base, senza aumenti per le aggravanti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. SABEONE G. - rel. Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo G - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 3112/2009 CORTE APPELLO di MILANO, del 18/10/2012; visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 20/06/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SABEONE GERARDO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. FRATICELLI Mario, che ha concluso per l'annullamento con rinvio per il resto sub. A).

RITENUTO IN FATTO

1. La Corte di Appello di Milano, con sentenza del 18 ottobr…

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