Cassazione penale Sez. V sentenza n. 31457 del 23 giugno 2017

ECLI:IT:CASS:2017:31457PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il pericolo di reiterazione del reato, quale presupposto per l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, può essere desunto dalla gravità dei fatti commessi, dalle modalità di realizzazione degli stessi, dalla vicinanza temporale degli episodi delittuosi, nonché dalla pendenza di altri procedimenti penali a carico dell'indagato per reati della stessa specie, senza che sia necessario un accertamento specifico sulla personalità dello stesso. Infatti, la valutazione del giudice circa l'attualità del pericolo di recidiva, ai fini dell'applicazione della misura cautelare più grave, non richiede un'analisi approfondita della personalità dell'imputato, essendo sufficiente il richiamo a elementi oggettivi, quali la gravità e le modalità dei fatti, nonché l'esistenza di precedenti penali e di altri procedimenti pendenti per reati analoghi. Pertanto, il giudice può legittimamente ritenere inidonee misure meno afflittive, come gli arresti domiciliari anche con l'ausilio del braccialetto elettronico, a fronte di un quadro indiziario grave e di una prognosi sfavorevole in ordine al pericolo di reiterazione del reato, senza necessità di una motivazione analitica sulla non adeguatezza di tali misure. La valutazione circa la sussistenza dell'aggravante di cui all'art. 61, n. 5, c.p., relativa alle condizioni di minorata capacità della vittima, attiene invece al merito del giudizio di cognizione e non può essere compiuta in sede cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Presidente

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. MAZZITELLI Caterina - rel. Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. LIGNOLA Ferdinando - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 14/12/2016 del TRIB. LIBERTA' di CATANIA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. CATERINA MAZZITELLI;
Il Procuratore Generale, nella persona del Sost. Proc. Gen. Dott. Perla Lori, ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
(OMISSIS), tramite difensore di fiducia, ha proposto ricorso per cassazione ex articolo 311 c.p.p. avverso l'ordinanza, emessa in data 14/12/2016 dal Tribunale di Ca…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.