Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 11652 del 2007

ECLI:IT:TARLAZ:2007:11652SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nel dichiarare improcedibile il ricorso proposto da una società avverso un provvedimento comunale di demolizione di opere abusivamente realizzate, afferma il principio secondo cui, qualora l'Amministrazione abbia successivamente applicato la sanzione pecuniaria prevista dalla legge per la realizzazione di opere edilizie abusive e il relativo pagamento sia stato effettuato dalla società, viene meno l'interesse di quest'ultima alla decisione del ricorso, determinando la sopravvenuta carenza di interesse all'annullamento dell'atto impugnato. Tale principio trova applicazione in tutti i casi in cui, a seguito dell'adozione di un provvedimento sanzionatorio per abusi edilizi, il privato abbia provveduto al pagamento della relativa sanzione pecuniaria, essendo venuto meno l'interesse all'annullamento dell'ordine di demolizione originariamente impugnato. In tali ipotesi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, in quanto il privato, avendo adempiuto all'obbligo di ripristino della legalità violata mediante il pagamento della sanzione, non ha più alcun interesse concreto ed attuale all'annullamento dell'atto impugnato. Il principio si fonda sull'esigenza di garantire l'effettività della tutela giurisdizionale, evitando pronunce meramente dichiarative prive di utilità pratica per il ricorrente, e sulla necessità di assicurare l'osservanza della normativa in materia edilizia, attraverso l'applicazione delle sanzioni previste dalla legge a fronte della realizzazione di opere abusive.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE PER IL LAZIO ROMA
SEZIONE I QUATER
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
con rito abbreviato ai sensi dell'art. 26 della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, come modificato dall'art. 9 della legge 21 luglio 2000, n. 205
sul ricorso n. 11672 del 2006, proposto da società Cc. Co. Ci. Ce. SPA, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dagli Avv.ti Sa. Be. e Ca. De. Po. ed elettivamente domiciliata presso lo studio dei difensori, situato in Ro., via Gr. n. (...);
contro
il Comune di Ca. di Ro., in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'Avv. Lu. Me. ed elettivamente domiciliato presso lo studio del difensore, situato in Ro., via Fl. n. (...);
per l'annullamento
previa sospensione, della determinazione dirigenziale n. 119 (prot. n. 23867) dell'8 agosto 2006, notificata il successivo 7 settembre, emessa dal Comune …

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