La confisca del profitto del reato, ovvero la confisca per equivalente, costituisce una misura di sicurezza patrimoniale obbligatoria che opera in tutti i casi di condanna o di applicazione della pena su richiesta delle parti ai sensi dell'art. 444 c.p.p. per i reati tributari di cui al d.lgs. n. 74 del 2000, in virtù del rinvio contenuto nell'art. 1, comma 143, della l. n. 244 del 2007 all'art. 322-ter c.p. Tale misura, avente natura sanzionatoria e finalità di privare l'autore del reato di qualunque beneficio economico derivante dall'attività illecita, si applica indipendentemente dalla previsione o meno nell'accordo tra le parti, in quanto il giudice non è vincolato ad esso sul punto, potendo sempre disporre la confisca obbligatoria del profitto o di beni di valore equivalente, anche laddove non sia stata oggetto dell'accordo stesso. Il principio di diritto affermato dalla giurisprudenza di legittimità impone pertanto al giudice di pronunciare la confisca, a prescindere dalla richiesta delle parti, al fine di realizzare la finalità general-preventiva e special-preventiva sottesa a tale misura.