Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 26138 del 17 settembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:26138PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, di cui agli articoli 73 e 74 del D.P.R. n. 309 del 1990, può essere configurato anche in presenza di una struttura organizzativa rudimentale, purché caratterizzata da continuità e sistematicità nello spaccio e dalla predisposizione di una struttura operativa dotata di una certa stabilità, non essendo necessaria una complessa articolazione. La prova dell'esistenza del vincolo associativo può desumersi dalle modalità esecutive dei reati-fine, dalla natura dei rapporti tra i sodali, dalla ripartizione di compiti e ruoli, nonché da facta concludentia quali i contatti continui tra gli spacciatori e tra questi e i loro fornitori. Il ruolo di mero esecutore materiale di singoli episodi delittuosi non esclude la partecipazione all'associazione, atteso che la fungibilità del ruolo non è di per sé sintomatica di un ruolo extrassociativo. Inoltre, i rapporti parentali o coniugali, sommandosi al vincolo associativo, possono renderlo ancora più pericoloso. In tema di misure cautelari personali, per i reati di cui all'articolo 275, comma 3, c.p.p., tra cui l'associazione finalizzata al narcotraffico, opera una presunzione relativa di sussistenza delle esigenze cautelari e di adeguatezza della custodia in carcere, salvo prova contraria. Pertanto, il giudice che applica o conferma la misura cautelare non ha l'obbligo di dimostrare positivamente la ricorrenza dei "pericula libertatis", ma solo di valutare l'eventuale presenza di elementi idonei a smentire l'effetto della presunzione. Inoltre, il pericolo di reiterazione del reato può desumersi dalle specifiche modalità e circostanze della condotta, rivelative di una personalità negativa dell'indagato, tale da escludere l'idoneità di misure meno afflittive a scongiurare il rischio di nuovi delitti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRICCHETTI Renato Giusepp - Presidente

Dott. CAPPELLO Gabriella - Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - Consigliere

Dott. TANGA Antonio L - rel. Consigliere

Dott. CENCI Daniele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del giorno 15/10/2019, del Tribunale di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere TANGA Antonio Leonardo;
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore TASSONE Kate, che ha concluso per l'annullamento con rinvio per mancanza di motivazione limitatamente in relazione al capo 15), e per il rigetto nel resto;
udite le richieste…

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