Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza n. 1576 del 2015

ECLI:IT:TARCT:2015:1576SENT

Massima

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Il giudice amministrativo, nell'ambito di un giudizio di ottemperanza avente ad oggetto il pagamento di somme dovute in esecuzione di un giudicato formatosi su un decreto di liquidazione del danno da irragionevole durata del processo, pur dichiarando l'estinzione del giudizio per cessata materia del contendere a seguito dell'avvenuto adempimento spontaneo da parte dell'amministrazione, condanna quest'ultima alla refusione delle spese processuali in favore della parte ricorrente in applicazione del principio della soccombenza virtuale, in considerazione dell'astratta fondatezza del ricorso. Tale principio trova applicazione anche nei casi in cui l'amministrazione, pur avendo adempiuto spontaneamente all'obbligo di pagamento, non abbia provveduto tempestivamente e sia stata costretta a farlo solo a seguito dell'attivazione del giudizio di ottemperanza da parte del creditore. In tali ipotesi, il giudice amministrativo, nel dichiarare l'estinzione del giudizio per cessata materia del contendere, condanna l'amministrazione alle spese processuali in applicazione del principio della soccombenza virtuale, in ragione dell'accertata fondatezza originaria del ricorso.

Sentenza completa

N. 01258/2014
REG.RIC.

N. 01576/2015 REG.PROV.COLL.

N. 01258/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1258 del 2014, proposto da:
((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso la stessa in Catania, Via E. Barsanti, 15;

contro

Ministero della Giustizia, in persona del Ministro legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Catania ed ivi domiciliato in Via Vecchia Ognina, 149;

per l'ottemperanza

al giudicato formatosi sul Decreto proc. n. 250/13 del 9/09/2013 della Corte d’Appello di Messina;

Visti il ricorso e i relativi allegati…

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