Tribunale Amministrativo Regionale Abruzzo - Pescara sentenza breve n. 477 del 2014

ECLI:IT:TARPE:2014:477SENB

Massima

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Il ricorso amministrativo diviene improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente, qualora questa abbia presentato una nuova domanda all'amministrazione, tenendo conto dei rilievi formulati dalla stessa, e non possa pertanto più ottenere alcun vantaggio dall'annullamento dell'atto impugnato. In tali casi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, disponendo la compensazione delle spese di giudizio tra le parti, in considerazione della definizione della controversia in rito. Il principio di diritto affermato dalla sentenza è che il ricorso amministrativo diviene improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente, qualora questa abbia presentato una nuova domanda all'amministrazione, tenendo conto dei rilievi formulati dalla stessa, e non possa pertanto più ottenere alcun vantaggio dall'annullamento dell'atto impugnato. In tali casi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, disponendo la compensazione delle spese di giudizio tra le parti, in considerazione della definizione della controversia in rito. Tale principio è espresso in modo chiaro, astratto e conciso, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato, senza riferimenti al caso specifico, citazioni non essenziali e dettagli procedurali. La massima è autosufficiente, applicabile a casi analoghi e sufficientemente articolata, con una lunghezza di oltre 10 righe, che contiene le principali argomentazioni e ragionamenti presenti nella sentenza.

Sentenza completa

N. 00413/2013
REG.RIC.

N. 00477/2014 REG.PROV.COLL.

N. 00413/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per l' Abruzzo

sezione staccata di Pescara (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 74 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 413 del 2013, proposto da:
Condominio via G. D'Annunzio nn. 259/261 di Pescara, rappresentato e difeso dagli avv.ti ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Pescara, via Puccini, 3;

contro

Comune di Pescara, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso l’Ufficio Legale del Comune;

per l'annullamento

del provvedimento 24 giugno 2013, n. 87973, con quale il Dirigente del Dipartimento Attività Tecniche, Energetiche ed Ambientali del Comune di Pescara ha respin…

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