Il titolo autorizzativo per l'installazione di impianti pubblicitari su suolo pubblico, rilasciato ai sensi dell'art. 23, comma 4, del D.Lgs. n. 285/1992 (Codice della Strada), ha validità triennale e non permanente, con possibilità di rinnovo. Decorso tale termine senza che sia stata presentata istanza di proroga e ottenuto il relativo provvedimento, l'autorizzazione decade e l'occupante è tenuto alla rimozione degli impianti, non potendo il mero pagamento dell'imposta sulla pubblicità o la tollerata occupazione del suolo pubblico far presumere la tacita proroga del titolo. L'amministrazione, in tal caso, è tenuta a ordinare il ripristino dello stato dei luoghi, senza che l'omessa comunicazione di avvio del procedimento o la mancata instaurazione di un contraddittorio procedimentale possano inficiare la legittimità del provvedimento, trattandosi di effetto automatico derivante dalla scadenza del termine di validità del titolo. Il rapporto concessorio, essendo di natura pubblicistica, non può convertirsi automaticamente in un formale rapporto concessorio a seguito della tollerata occupazione del bene, né il pagamento del canone può far sorgere in capo all'occupante una posizione di diritto o di interesse legittimo.