L'aggravante di cui all'art. 577, comma 1, n. 1, c.p. è applicabile al reato di lesioni personali commesso dal coniuge in danno dell'altro coniuge, in quanto il rapporto matrimoniale sussistente al momento del fatto rientra tra le ipotesi tipiche previste dalla norma, a prescindere dalla circostanza che il vincolo coniugale sia ancora in essere o sia cessato. Il giudizio sulla congruità della pena irrogata, motivato in conformità ai principi di cui agli artt. 132 e 133 c.p., non è sindacabile in sede di legittimità, essendo sufficiente che il giudice di merito abbia fatto riferimento agli elementi ritenuti decisivi o rilevanti, senza necessità di esaminare analiticamente tutti i fattori indicati dalla legge. Il diniego delle circostanze attenuanti generiche, adeguatamente motivato con riferimento agli elementi ritenuti significativi, non è censurabile in Cassazione.