Cassazione penale Sez. V sentenza n. 4322 del 29 gennaio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:4322PEN

Massima

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Il reato di falso ideologico in atto pubblico può essere configurato non solo per gli atti destinati ad assolvere una funzione attestativa o probatoria esterna, con riflessi diretti ed immediati nei rapporti tra privati e pubblica amministrazione, ma anche per gli atti c.d. interni, sia quelli destinati a inserirsi nel procedimento amministrativo, offrendo un contributo di conoscenza o di valutazione, che quelli che si collocano nel contesto di una complessa sequela procedimentale, ponendosi come necessario presupposto di momenti procedurali successivi. Pertanto, la comunicazione redatta da un pubblico ufficiale e indirizzata ai suoi superiori, sulla base della quale questi ultimi dovevano notiziare l'autorità giudiziaria, integra gli estremi del reato di falso ideologico, non trattandosi di una mera omissione, ma di una condotta commissiva consistente nell'aver attestato falsamente circostanze non corrispondenti al vero. L'elemento soggettivo del reato è integrato dalla consapevolezza e volontarietà della condotta, desumibile anche dalla reiterazione della stessa nonostante i solleciti provenienti dai superiori, e non può essere escluso sulla base della mera leggerezza o scarsa diligenza dell'agente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - rel. Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 136/2011 CORTE APPELLO di TORINO, del 26/04/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 06/11/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MAURIZIO FUMO;

udito il PG in persona del sost.proc.gen. Dott. Stabile Carmine che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con la sentenza di cui in epigrafe, la corte d'appello di Torino ha con…

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