Il provvedimento amministrativo che ordina la demolizione di opere edilizie realizzate in assenza dei prescritti titoli abilitativi è legittimo e deve essere eseguito, salvo che per gli interventi per i quali sia stata presentata una valida domanda di condono edilizio, pendente l'esito del relativo procedimento. Infatti, l'art. 27 del d.P.R. n. 380/2001 impone l'immediata demolizione delle opere abusive, senza necessità di ulteriore motivazione in ordine all'interesse pubblico sotteso, trattandosi di un obbligo di legge. Tuttavia, ove le opere siano state oggetto di istanza di condono, l'esecuzione del provvedimento demolitorio deve essere sospesa ai sensi dell'art. 38 della legge n. 47/1985, sino all'esito del procedimento di sanatoria, salvo che per gli interventi non ricompresi nelle domande di condono, per i quali permane l'obbligo di demolizione in quanto realizzati in assenza dei necessari titoli edilizi ed autorizzazioni paesaggistiche. La competenza all'adozione del provvedimento di demolizione spetta al dirigente comunale competente in materia edilizia, in applicazione della normativa che ha attribuito tale potere alla dirigenza, superando la precedente competenza del Sindaco. Non è invece necessario acquisire il parere della Commissione Edilizia Integrata, trattandosi di un provvedimento sanzionatorio conseguente all'accertamento della violazione della disciplina edilizia, e non di un provvedimento discrezionale di natura urbanistica.