Il mutamento di destinazione d'uso di un immobile da magazzino a box auto, in una zona ad elevata pericolosità idraulica, può essere legittimamente vietato dall'autorità amministrativa competente, in quanto l'aumento, anche temporaneo, del carico insediativo di persone all'interno dei locali, specie in caso di evento alluvionale, comporta un aggravamento del rischio per la pubblica incolumità, tenuto conto del numero elevato di box da realizzare, della vicinanza dell'immobile al corso d'acqua e della ristrettezza degli spazi di accesso, che renderebbero difficoltosa l'evacuazione. Il principio di diritto è che l'amministrazione può legittimamente negare il mutamento di destinazione d'uso che comporti un incremento, anche temporaneo, del numero di persone presenti in zone ad alto rischio idrogeologico, ove tale aumento sia ritenuto suscettibile di aggravare il pericolo per la pubblica incolumità, in ragione delle specifiche caratteristiche dell'intervento e della localizzazione dell'immobile, a prescindere dal fatto che la nuova destinazione d'uso possa determinare una presenza mediamente inferiore rispetto all'originaria. L'autorità amministrativa, nel valutare il rischio, può legittimamente considerare il comportamento che, in caso di emergenza, i proprietari delle autovetture custodite potrebbero tenere, recandosi nei box per tentare di metterle in salvo, a differenza di quanto avverrebbe per i dipendenti, clienti e fornitori che, nelle medesime circostanze, abbandonerebbero immediatamente i locali.