Il Comune, quale titolare di aree demaniali e civiche, può legittimamente disporre il mutamento di destinazione e la cessione di tali aree a terzi, anche in deroga a precedenti concessioni, purché nel rispetto dei seguenti principi: 1. Il procedimento di sdemanializzazione e cessione deve essere adeguatamente motivato, nel rispetto del principio di trasparenza e buon andamento dell'azione amministrativa, tenendo conto degli interessi pubblici e privati coinvolti. 2. Le condizioni e prescrizioni poste dal concessionario uscente per l'assenso alla cessione devono essere recepite negli atti amministrativi e contrattuali, in ossequio al principio di tutela dell'affidamento e del legittimo esercizio dei diritti acquisiti. 3. L'amministrazione comunale deve comunque garantire il rispetto dell'effettivo utilizzo dei suoli da parte dei concessionari, adeguando di conseguenza l'estensione e i confini delle concessioni, in applicazione del principio di proporzionalità e di tutela del legittimo affidamento. 4. Il Comune può legittimamente escludere dalla proroga di concessioni in essere le aree effettivamente destinate a usi pubblici, come parcheggi e viabilità, purché tale scelta sia adeguatamente motivata e non contrasti con precedenti determinazioni amministrative. 5. L'impugnazione degli atti di sdemanializzazione e cessione è preclusa al concessionario uscente che abbia manifestato la propria rinuncia alle relative aree, in applicazione del principio di acquiescenza.