Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 10300 del 2024

ECLI:IT:TARLAZ:2024:10300SENT

Massima

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L'ordine di demolizione di opere edilizie abusive è un atto vincolato per l'amministrazione, che deve essere emanato senza alcuna rilevanza del tempo decorso dalla realizzazione dell'abuso, in quanto la presenza stessa del manufatto realizzato senza titolo integra una lesione permanente ai valori costituzionalmente tutelati in materia di governo del territorio. L'affidamento riposto nella possibilità di mantenere in loco le opere abusive non è tutelabile, poiché il decorso del tempo non sana la situazione di fatto abusiva. La chiusura di un portico con opere murarie e vetrate, nonché la sostituzione di una copertura a solaio con una a tetto a due falde, comportano la realizzazione di nuove volumetrie, con conseguente incremento della preesistente cubatura, configurando interventi edilizi abusivi soggetti all'ordine di demolizione. L'amministrazione, nell'ambito del procedimento sanzionatorio, è tenuta a svolgere la consueta istruttoria, senza che consti alcun difetto o incompletezza, e a motivare adeguatamente l'importo delle sanzioni amministrative pecuniarie irrogate, che deve risultare proporzionato alla gravità delle infrazioni commesse. La possibilità di sostituire la sanzione ripristinatoria con quella pecuniaria, prevista dall'art. 33, comma 2, d.P.R. n. 380/2001, è una mera eventualità della fase esecutiva, successiva all'ingiunzione a demolire, sì che la mancata valutazione di tale possibilità non costituisce un vizio della prima.

Sentenza completa

Pubblicato il 22/05/2024

N. 10300/2024 REG.PROV.COLL.

N. 00752/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 752 del 2017, proposto da ((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dall’avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Tivoli (RM), via A. del Re 8 e domicilio digitale eletto presso l’indirizzo p.e.c. [email protected];

contro

Comune di Tivoli, in persona del legale rappresentante
p.t.
, rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)) dell’Avvocatura civica, con domicilio eletto presso lo studio del prof. avv. ((omissis)) in Roma, piazza Paganica 13 e domicilio digitale eletto presso gli indirizzi p.e.c. enrico.iannucci@pecavvocatitivoli.…

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