Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 15903 del 9 aprile 2014

ECLI:IT:CASS:2014:15903PEN

Massima

L'affiliazione ad un'associazione mafiosa si configura anche in assenza di rapporti amicali o identità di vedute tra i membri, essendo sufficiente l'adesione alle regole e agli obiettivi del sodalizio criminale, ivi comprese le deliberazioni relative alle attività illecite. La circostanza che il dissenso dalle decisioni dell'associazione possa esporre a gravi rischi non integra la scriminante dello stato di necessità, in quanto tale situazione di pericolo è stata volontariamente causata dall'accettazione di un ruolo all'interno dell'organizzazione criminale. Pertanto, la partecipazione ad un'associazione mafiosa si configura anche quando l'imputato, pur non condividendone pienamente le finalità, si adegua alle direttive del sodalizio per conseguire un proprio interesse, facendone propri gli obiettivi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. LEO Guglielmo - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 42516/2012 CORTE DI CASSAZIONE di ROMA, del 30/04/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. EMANUELE DI SALVO;

lette/sentite le conclusioni del PG.

RITENUTO IN FATTO

1. (OMISSIS) propone ricorso straordinario avverso la sentenza di questa Corte - Seconda Sezione penale -, in data 30-4-13, che ha rigettato il ricorso dell'imputato avverso la sentenza della Corte d'appello di Reggio Cal…

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