Cassazione penale Sez. I sentenza n. 32946 del 7 settembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:32946PEN

Massima

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La gravità delle imputazioni per reati di omicidio e tentato omicidio, la mancanza di segni di resipiscenza da parte dell'imputato e l'inadeguatezza degli arresti domiciliari a fronteggiare le esigenze cautelari, giustificano il mantenimento della misura cautelare della custodia in carcere, in applicazione della presunzione relativa di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p., la quale prevale sulla norma generale di cui all'art. 274 c.p.p. Il decorso del tempo in custodia cautelare, in assenza di altri elementi circostanziali idonei ad attenuare il giudizio di pericolosità, non è di per sé sufficiente a far ritenere diminuite le esigenze cautelari, atteso che la presunzione di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p. può essere superata solo mediante prova contraria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOGINI Stefano - Presidente

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. LIUNI Teresa - Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

Dott. POSCIA Giorgio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato ad (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del Tribunale del riesame di Ancona del 28/12/2021;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere GIORGIO POSCIA;
letta la requisitoria presentata ai sensi del Decreto Legge 28 ottobre 2020, n. 137, articolo 23, comma 8, con cui il Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale PERELLI SIMONE, ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.Con ordinanza in…

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