Cassazione penale Sez. III sentenza n. 35309 del 22 agosto 2023

ECLI:IT:CASS:2023:35309PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di pornografia minorile di cui all'art. 600-ter c.p. si configura quando vi è la rappresentazione, con qualunque mezzo, di un minore degli anni diciotto coinvolto in attività sessuali esplicite, reali o simulate, ovvero la rappresentazione degli organi sessuali di un minore di anni diciotto per scopi sessuali. Ai fini della configurabilità del reato, non è necessaria l'interazione consapevole tra l'autore della condotta e il minore rappresentato, essendo sufficiente la mera rappresentazione di movimenti, posizioni statiche o parti intime del minore che si concretizzino in atteggiamenti lascivi ed eroticamente eccitanti, anche se assunti involontariamente ed inconsapevolmente dal minore. Il concetto di "utilizzazione" del minore, quale elemento centrale della fattispecie, implica una strumentalizzazione e una riduzione del minore a mero oggetto di soddisfacimento di desideri sessuali, a prescindere dal consenso del minore stesso, il quale non può essere considerato libero e consapevole in presenza di un differenziale di potere tra l'autore della condotta e il minore rappresentato. Pertanto, la condotta di chi fotografa un minore in abiti discinti e in posizioni che ne mettono in evidenza le parti intime, anche se il minore non è consapevole di essere fotografato, integra il reato di pornografia minorile, non potendosi escludere la rilevanza penale della condotta sulla base della mancata "utilizzazione" del minore o della qualificazione della stessa come "pornografia domestica". Il reato di detenzione di materiale pedopornografico di cui all'art. 600-quater c.p. e quello di pornografia minorile di cui all'art. 600-ter c.p. non integrano due distinti illeciti, ma due diverse modalità di realizzazione del medesimo reato, con la conseguenza che non possono concorrere tra loro se riguardano il medesimo materiale, mentre può sussistere il concorso se il materiale oggetto della produzione e quello oggetto della detenzione siano diversi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ACETO Aldo - Presidente

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. SEMERARO Luca - Consigliere

Dott. SCRCELLA Alessio - rel. Consigliere

Dott. CORBO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 10/10/2022 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. SCARCELLA ALESSIO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. GARGIULO RAFFAELE che ha concluso chiedendo dichiararsi inammissibili i ricorsi;
lette le conclusioni scritte della difesa delle parti civili costituite, Avv. (OMISSIS), che ha chiesto d…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.