Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 51051 del 29 dicembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:51051PEN

Massima

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Il reato di rifiuto di atti di ufficio di cui all'art. 328, comma 1, c.p. è un reato istantaneo ad effetti permanenti, la cui consumazione si realizza con l'omissione del compimento dell'atto rientrante nella competenza funzionale del pubblico ufficiale, senza necessità di una specifica sollecitazione. Ai fini della determinazione del momento consumativo del reato e del conseguente decorso della prescrizione, rileva il superamento del "ragionevole tempo di comporto" tollerato per l'adempimento, valutato dal giudice del procedimento in cui l'ausiliario doveva prestare la propria opera, in relazione all'esigenza di assicurare il tempestivo perseguimento dello scopo cui l'atto è preordinato. La mera inerzia del pubblico ufficiale, protratta senza giustificazione oltre il ragionevole termine, integra l'elemento oggettivo del reato, mentre l'elemento soggettivo è integrato dalla consapevolezza dell'agente di dover compiere l'atto, desumibile dalla pluralità di sollecitazioni ricevute senza fornire alcuna plausibile giustificazione per il rifiuto. Il reato sussiste anche in assenza di un termine perentorio fissato per legge, quando il ritardo nell'adempimento pregiudichi in modo rilevante l'interesse alla celere definizione del procedimento in cui l'ausiliario è chiamato a prestare la propria opera.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CONTI Giovanni - Presidente

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. SCALIA Laura - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 262/2010 CORTE APPELLO di MESSINA, del 16/03/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 13/11/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. LAURA SCALIA;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Filippi Paola che ha concluso per l'annullamento senza rinvio per intervenuta prescrizione.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza pronunciata in data 16.03.2015, la Corte di Appello di Messina, confermando…

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