Cassazione penale Sez. I sentenza n. 12581 del 25 marzo 2015

ECLI:IT:CASS:2015:12581PEN

Massima

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Il divieto di accesso ai benefici penitenziari previsto dall'art. 4-bis, comma 1, dell'Ordinamento Penitenziario, per i condannati per reati di criminalità organizzata, non opera quando l'accertamento dei fatti e delle responsabilità sia stato compiuto con sentenza irrevocabile e non risultino elementi inconfutabili che il condannato fosse a conoscenza di informazioni utili all'identificazione di altri soggetti coinvolti nel reato e abbia omesso di fornirle. In tali ipotesi, l'impossibilità oggettiva di una collaborazione processuale utile, dovuta all'assenza di ulteriori conoscenze da parte del condannato, deve essere accertata in modo da non lasciare residuare alcun dubbio, non potendosi richiedere al condannato un contributo che egli non è in grado di prestare. Il giudice, pertanto, nel valutare la sussistenza dei presupposti per l'accesso ai benefici penitenziari, deve verificare attentamente se il condannato sia effettivamente in grado di fornire informazioni ulteriori rispetto a quanto già accertato con sentenza irrevocabile, senza poter presumere l'esigibilità di una collaborazione che risulti oggettivamente impossibile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. DI TOMASSI Maria S. - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessand - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS), nato il (OMISSIS);

Avverso l'ordinanza n. 1549/2013 emessa il 25/03/2014 dal Tribunale di sorveglianza dell'Aquila;

Sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CENTONZE Alessandro;

Lette le conclusioni del Procuratore generale, in persona del Dott. DELEHAYE Enrico, che ha chiesto l'annullamento con rinvio dell'ordinanza impugnata.

RILEVATO IN FATTO

1. Con ordinanza emessa il 25/03/2014 il Tribunale di sorveglian…

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