Cassazione penale Sez. I sentenza n. 48568 del 21 dicembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:48568PEN

Massima

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Il porto illegale di armi comuni da sparo, la detenzione illegale delle medesime e la condotta prevista dalla L. n. 895 del 1967, art. 6, integrano gravi indizi di colpevolezza quando la condotta criminosa è caratterizzata da modalità plateali e intimidatorie, idonee a manifestare la supremazia armata in un determinato territorio e a incutere pubblico timore, anche attraverso l'utilizzo del metodo mafioso finalizzato all'affermazione di un controllo criminale sulle attività in quella zona. Tali elementi, unitamente alla valutazione complessiva degli altri elementi di prova, come i dati delle intercettazioni e delle dichiarazioni, possono giustificare l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, anche in presenza di precedenti titoli cautelari, in ragione dell'attualità delle esigenze cautelari, in particolare quando la condotta è caratterizzata da finalità intimidatorie e di affermazione della supremazia mafiosa sul territorio. La circostanza aggravante prevista dall'art. 416-bis.1 c.p. può essere riconosciuta quando la condotta criminosa, pur non presentando tutti i tratti tipici dell'intimidazione mafiosa, si inserisce in un contesto di violenti contrasti tra gruppi organizzati e di eclatanti azioni dimostrative finalizzate all'affermazione del potere criminale in modo monopolistico, attraverso l'utilizzo di modalità operative idonee a manifestare all'esterno la forza di intimidazione del vincolo associativo mafioso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. BINENTI Roberto - rel. Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

Dott. GALATI Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 03/12/2021 del TRIB. LIBERTA' di NAPOLI;
udita la relazione svolta dal Consigliere BINENTI ROBERTO;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Tocci Stefano, che ha chiesto di dichiarare l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di Napoli, con l'ordinanza indicata in epigrafe, ha accolto l'appello del Procurat…

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