Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 353 del 2014

ECLI:IT:TARLAZ:2014:353SENT

Massima

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Il giudice amministrativo, nell'esercizio del proprio potere di controllo sull'attività della pubblica amministrazione, è vincolato dalla regula iuris derivante dalla motivazione della pronuncia di annullamento di un precedente provvedimento, con la conseguenza che l'amministrazione, nel riesercitare il proprio potere a seguito del giudicato, è tenuta a conformarsi ai principi e ai criteri di valutazione enunciati nella sentenza di annullamento, senza poter reiterare la medesima motivazione già ritenuta insufficiente dal giudice. Pertanto, l'amministrazione non può fondare un nuovo provvedimento negativo sulla mera reinterpretazione delle risultanze istruttorie già considerate dal giudice, né può fare riferimento a precedenti professionali del magistrato valutato che il giudice aveva espressamente ritenuto irrilevanti ai fini del giudizio di idoneità. Inoltre, l'amministrazione è tenuta a valutare con precisione i dati oggettivi relativi all'adempimento dei doveri professionali del magistrato, senza poter fare un uso selettivo e contraddittorio dei pareri espressi dagli organi consultivi. In definitiva, il giudice amministrativo, nell'esercizio del proprio sindacato, non può mai sostituire il proprio giudizio a quello dell'amministrazione, ma deve limitarsi a verificare la conformità dell'azione amministrativa ai principi di legalità, imparzialità e buon andamento, senza poter incidere direttamente sul merito delle scelte discrezionali.

Sentenza completa

N. 06831/2012
REG.RIC.

N. 00353/2014 REG.PROV.COLL.

N. 06831/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6831 del 2012, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso lo Studio Legale Recchia e Associati in Roma, corso Trieste, 88;

contro

Consiglio Superiore della Magistratura;
Ministero della Giustizia, rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliata in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per l'annullamento, previa sospensiva,

della delibera del C.S.M. prot. n. p. 10092/2012 - conosciuta dal ricorrente in data 28.5.2012, come attestazione pubblica che si deposita - che ha il di…

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