Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 42639 del 27 settembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:42639PEN

Massima

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Il reato di simulazione di reato si configura quando l'agente, attraverso una falsa denuncia o dichiarazione, induce in errore l'autorità giudiziaria o di polizia, facendo apparire come vero un fatto materiale che non corrisponde al vero, al fine di provocare l'avvio di un procedimento penale per un reato che non è stato commesso. Tale condotta, anche se prodromica ad altri reati come la ricettazione, integra autonomamente il reato di simulazione, in quanto idonea a determinare il pericolo di iniziare un procedimento penale, a prescindere dall'esito finale dello stesso. Pertanto, la simulazione di reato è configurabile anche quando il fatto denunciato come reato non si è effettivamente verificato, essendo sufficiente che l'agente abbia posto in essere una condotta idonea a indurre in errore l'autorità competente. Inoltre, la simulazione può realizzarsi attraverso qualsiasi atto o dichiarazione, anche non formalmente qualificata come "denuncia", purché idonea a provocare l'avvio di un procedimento penale. Infine, il dolo del reato di simulazione sussiste anche quando l'agente abbia agito con la consapevolezza e volontà di indurre in errore l'autorità, senza necessariamente perseguire uno specifico fine ulteriore.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Presidente

Dott. GIANESINI Maurizio - Consigliere

Dott. AGLIASTRO Mirella - rel. Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

Dott. COSTANTINI Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
2. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 19/01/2017 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa AGLIASTRO MIRELLA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. TOCCI STEFANO, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita';
udito il difensore, avvocato (OMISSIS) del foro di MILANO la quale si riporta ai motiv…

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