Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 4 del 2 gennaio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:4PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La retrodatazione dei termini di custodia cautelare ai sensi dell'art. 297, comma 3, c.p.p. richiede che gli elementi indiziari posti a fondamento della seconda ordinanza cautelare siano stati effettivamente desumibili dagli atti di indagine già al momento dell'emissione della prima misura cautelare, non essendo sufficiente la mera conoscenza o conoscibilità di dati fattuali da parte dell'accusa. Tuttavia, tale valutazione non può prescindere da un giudizio di congruenza e ragionevolezza circa i tempi e le modalità con cui il pubblico ministero ha proceduto all'elaborazione di un quadro indiziario dotato di idonea significatività processuale ai fini della richiesta della seconda misura cautelare, senza che possano essere addotte mere esigenze di complessità delle indagini a giustificazione di un ingiustificato differimento della richiesta cautelare. In particolare, il giudice deve verificare: a) se e in quale misura il considerevole lasso di tempo intercorso tra l'informativa conclusiva delle indagini e la richiesta della seconda misura cautelare possa trovare adeguata giustificazione nella complessità valutativa delle fonti indiziarie; b) come tale complessità si concili con la limitata estensione temporale dei fatti contestati al ricorrente; c) in che modo sia stato scandito il periodo di elaborazione del quadro indiziario da parte dell'ufficio inquirente, chiarendo se siano state necessarie ulteriori attività investigative o consulenze tecniche, specie in relazione alla decrittazione del linguaggio criptico utilizzato negli atti di intercettazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio S. - Presidente

Dott. GRAMENDOLA Francesco - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. MATERA Lina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PI. Sa. , nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza emessa in data 18/04/2008 dal Tribunale di Palermo (sezione riesame m.c.) in funzione di giudice dell'appello cautelare ai sensi dell'articolo 310 c.p.p.;

esaminati gli atti, il ricorso e l'ordinanza impugnata;

udita in camera di consiglio la relazione del consigliere Dott. ((omissis));

udito il pubblico ministero in persona del sostituto Procuratore Generale Dott. D'ANGELO Giovanni, che ha concluso…

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