Consiglio di Stato sentenza n. 533 del 2024

ECLI:IT:CDS:2024:533SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di diniego del permesso di costruire per la demolizione e ricostruzione di un immobile, pur essendo oggetto di impugnazione giurisdizionale, può divenire privo di interesse per il ricorrente a seguito di sopravvenute circostanze, determinando così la cessazione della materia del contendere. In tali casi, il giudice amministrativo, pur in assenza delle formalità di cui all'art. 84 c.p.a., è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, compensando le spese di giudizio, in quanto l'univocità della volontà delle parti di rinunciare alla decisione di merito rende superflua l'adozione di ulteriori adempimenti procedurali. Il principio di economia processuale impone infatti al giudice di pronunciarsi sulla cessazione della materia del contendere, senza necessità di ulteriori attività istruttorie o di contraddittorio, al fine di evitare un inutile dispendio di risorse e di tempo.

Sentenza completa

Pubblicato il 16/01/2024

N. 00533/2024REG.PROV.COLL.

N. 00662/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 662 del 2019, proposto dalla società Re.De. S.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato Saverio Sticchi Damiani, con domicilio digitale come da PEC da Registri di giustizia;

contro

il Comune di Lecce, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Laura Astuto ed Elisabetta Ciulla, con domicilio digitale come da PEC da Registri di giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Francesco Baldassarre in Roma, corso Vittorio Emanuele II 18;

per l’annullamento

della sentenza del T.…

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