Cassazione penale Sez. II sentenza n. 25794 del 30 giugno 2011

ECLI:IT:CASS:2011:25794PEN

Massima

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Il riconoscimento informale dell'imputato, unitamente alla circostanza che il veicolo utilizzato per la commissione del reato fosse di sua proprietà, costituiscono elementi di prova idonei a fondare la responsabilità penale per il reato di rapina impropria, anche in assenza di una formale identificazione. Inoltre, la responsabilità per il reato di resistenza a pubblico ufficiale può essere affermata qualora il pubblico ufficiale si sia qualificato come tale e abbia intimato l'alt, anche in assenza di indosso della divisa, essendo sufficiente che l'imputato abbia percepito la qualifica e l'ordine impartito. La valutazione complessiva degli elementi di prova, pur se suscettibile di diverse interpretazioni, rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, la cui motivazione è immune da vizi logici o giuridici, e non può essere sindacata in sede di legittimità, se non per manifesta illogicità o contraddittorietà.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA ((omissis)) - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) DI. RO. RI. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 785/2003 CORTE APPELLO di ANCONA, del 01/12/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 09/06/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. DOMENICO CHINDEMI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA IN FATTO

Il Tribunal…

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