Cassazione penale Sez. V sentenza n. 43019 del 3 dicembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:43019PEN

Massima

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La condotta ingiuriosa può essere scriminata, anche in via putativa, quando il soggetto agente abbia ragionevolmente ritenuto che il fatto costituisse una reazione legittima a un comportamento provocatorio o lesivo della propria sfera personale, in un contesto di accesa conflittualità e turbolenti rapporti di vicinato. In tali casi, il giudice di merito, nel valutare la sussistenza della scriminante, deve dare conto in modo adeguato e logico del percorso argomentativo seguito, senza incorrere in travisamenti probatori o in valutazioni manifestamente illogiche. La verifica di tali requisiti da parte del giudice di legittimità non può tradursi in una nuova e diversa valutazione delle risultanze processuali, essendo precluso il riesame del merito della vicenda.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

Dott. ARMANO Uliana - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto il 13.10.2009 da:

avv. ((omissis)) difensore e procuratore speciale della parte civile Ve. Gi. ;

avverso la sentenza della Corte d'Appello di Venezia nel procedimento a carico di:

SA. Si. , nata a (OMESSO);

Letto il ricorso la sentenza impugnata;

Sentita la relazione del Consigliere Dott. BRUNO ((omissis));

Udite le conclusioni del Procuratore Generale, in persona del Sostituto Dott. SALVI Giovanni, che ha chiest…

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