Cassazione penale Sez. II sentenza n. 50691 del 7 novembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:50691PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il provvedimento cautelare di custodia in carcere può essere confermato quando, nonostante l'assenza di precedenti specifici, sussistano concreti e attuali elementi indiziari di pericolosità sociale dell'indagato, desumibili dalla recente commissione di gravi reati, dal modus operandi adottato, dalla scelta di vivere con i proventi di attività delittuose, dall'offerta di un risarcimento simbolico e dal concreto pericolo di recidiva e di fuga, tali da rendere necessaria la misura più afflittiva per scongiurare il pericolo di reiterazione del reato e di inquinamento probatorio. In tali ipotesi, il giudice di merito, nel valutare la persistenza delle esigenze cautelari, non è tenuto a dare prevalenza alle condizioni personali e familiari dell'indagato, qualora queste non siano idonee a neutralizzare il concreto e attuale pericolo di commissione di ulteriori reati. La motivazione del provvedimento cautelare deve dare conto in modo puntuale e logico di tutti gli elementi di fatto e di diritto posti a fondamento della decisione, in modo da consentire il controllo di legittimità da parte del giudice di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - rel. Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

Dott. PACILLI Giuseppina - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso l'ordinanza emessa il 24/05/2017 dal Tribunale di Bologna in funzione di giudice del riesame cautelare;
visti gli atti, l'ordinanza ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
sentito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
FATTO E DIRITTO
1. Con ordinanza in data 25/05/2017, a seguito…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.