Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza breve n. 1096 del 2024

ECLI:IT:TARSA:2024:1096SENB

Massima

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Il parere tardivamente espresso dall'autorità tutoria statale, pur non essendo da intendersi tamquam non esset, perde il suo carattere di vincolatività, con la conseguenza che l'amministrazione preposta al rilascio del titolo abilitativo paesaggistico deve sorreggere il proprio diniego con una motivazione autonoma, che tenga conto di tutte le circostanze che caratterizzano il singolo caso concreto. Pertanto, il mero richiamo al parere tardivo della Soprintendenza non è sufficiente a giustificare il diniego dell'autorizzazione paesaggistica, essendo necessaria un'autonoma valutazione da parte dell'amministrazione comunale, che consideri tutti gli elementi rilevanti del caso specifico, senza limitarsi a recepire acriticamente il parere tardivo dell'autorità tutoria. Il principio di diritto affermato mira a garantire il corretto esercizio del potere amministrativo in materia paesaggistica, evitando che il ritardo dell'amministrazione statale competente possa pregiudicare ingiustamente la posizione del privato richiedente l'autorizzazione. L'amministrazione comunale, pur non essendo vincolata dal parere tardivo, deve comunque motivare adeguatamente il proprio provvedimento finale, valutando tutti gli aspetti rilevanti della fattispecie concreta, senza limitarsi a un mero richiamo formale al parere negativo della Soprintendenza. Tale principio, di derivazione giurisprudenziale, mira a contemperare le esigenze di tutela del paesaggio con il rispetto dei diritti e degli interessi del privato, in un'ottica di corretto bilanciamento degli interessi pubblici e privati coinvolti.

Sentenza completa

Pubblicato il 20/05/2024

N. 01096/2024 REG.PROV.COLL.

N. 00628/2024 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex
art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 628 del 2024, proposto da
Giuseppe Esposito, rappresentato e difeso dall’avvocato Lodovico Visone, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Castellabate, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avvocato Corrado Magro, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
Ministero della Cultura – Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Salerno e Avellino, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentat…

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