Cassazione penale Sez. II sentenza n. 4799 del 10 febbraio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:4799PEN

Massima

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Il possesso di beni culturali di interesse archeologico, storico o artistico, appartenenti allo Stato, integra il reato di ricettazione anche in assenza di un formale provvedimento amministrativo che ne dichiari l'interesse culturale, essendo sufficiente l'accertamento del loro interesse oggettivo, desumibile dalla testimonianza di organi pubblici o da una perizia disposta dall'autorità giudiziaria. L'onere di provare la legittima proprietà di tali beni grava sul possessore. Tuttavia, il reato di ricettazione può essere dichiarato estinto per intervenuta prescrizione, applicando il principio del favor rei, qualora vi sia incertezza sulla data di commissione del fatto, facendo decorrere il termine di prescrizione dalla data più remota risultante dagli atti, a vantaggio dell'imputato. In tal caso, la restituzione dei beni all'Amministrazione dello Stato rimane ferma.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. NUZZO Laurenza - rel. Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) SE. TI. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 541/2004 CORTE APPELLO di PERUGIA, del 30/10/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 11/01/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. LAURENZA NUZZO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Passacantando G., che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito il dif. avv. ((omissis)) del Foro di Perugia che si ri…

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