Il provvedimento di proroga dell'occupazione di un fondo ai fini espropriativi, emesso dopo la scadenza del termine originariamente fissato per la durata dell'occupazione e della dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza dei lavori, è viziato da carenza di potere e, pertanto, è insuscettibile di affievolire la posizione soggettiva del privato proprietario. L'istituto della proroga, avente carattere eccezionale, può essere legittimamente esercitato solo prima della scadenza del termine da prorogare, in presenza di oggettive difficoltà al compimento degli atti espropriativi non dipendenti dalla volontà dell'ente espropriante. Inoltre, il provvedimento di proroga dell'occupazione è di competenza esclusiva del Sindaco, senza che rilevi l'eventuale autorizzazione da parte della Giunta municipale, in quanto l'art. 29, comma 1, della l.r. n. 21/1985 attribuisce al Sindaco la competenza per i provvedimenti di accesso, occupazione di urgenza ed espropriazione.