Cassazione penale Sez. I sentenza n. 18426 del 12 maggio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:18426PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La continuità del disegno criminoso, quale presupposto per l'applicazione dell'istituto della continuazione tra più reati, non può essere esclusa sulla base della mera diversità della tipologia dei reati commessi o del distacco temporale tra gli stessi, ove risulti accertato che essi siano stati realizzati nell'ambito di un medesimo contesto criminale e per il perseguimento di un unitario programma delinquenziale, anche se non espressamente pianificato sin dall'origine. Pertanto, il giudice è tenuto a valutare concretamente, sulla base di tutti gli elementi fattuali emersi, se i singoli reati, pur nella loro eventuale eterogeneità, possano ritenersi espressione di un unico disegno criminoso, senza limitarsi ad affermazioni apodittiche circa la loro natura "estemporanea". In particolare, quando i reati siano stati commessi in un contesto di appartenenza dell'imputato a un'associazione criminale, il giudice deve verificare se tale appartenenza, unitamente agli altri elementi probatori, consenta di ritenere che l'imputato abbia agito in attuazione di un medesimo programma delinquenziale, anche se non espressamente pianificato sin dall'origine.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASA Filippo - Presidente

Dott. MANCUSO ((omissis)) - Consigliere

Dott. TALERICO Palma - rel. Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 15/09/2020 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
udita la relazione svolta dal Consigliere TALERICO PALMA;
lette le conclusioni del PG, Dott. ((omissis)), che ha chiesto che il ricorso venga dichiarato inammissibile.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 15 settembre 2020, la Corte di appello di Napoli, in funzione di giudice dell'esecuzione, rigettava la richiesta formulata nell'interesse di (OMISSIS), tendente a ottenere l'appl…

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