Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 43766 del 21 novembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:43766PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione di un soggetto all'associazione mafiosa e alla realizzazione di attività delittuose, quali l'estorsione, può essere desunta da un complesso di elementi indiziari gravi, precisi e concordanti, tra cui le intercettazioni telefoniche ed ambientali che dimostrino il suo stabile inserimento nelle dinamiche criminali della consorteria, il suo ruolo di ausilio organizzativo e consulenziale sulle attività illecite, nonché la sua condivisione degli affari e dei relativi profitti illeciti. Tali elementi, pur non raggiungendo il grado di certezza richiesto per la pronuncia di una sentenza di condanna, sono sufficienti a giustificare l'applicazione di una misura cautelare personale, in quanto idonei a fondare un giudizio prognostico di elevata probabilità di colpevolezza dell'indagato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO Saverio Felice - Presidente

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. DOGLIOTTI Massimo - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

MA. St. , nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza emessa in data 29/02/2008 dal Tribunale di Palermo - sezione riesame ai sensi dell'articolo 309 c.p.p. nel procedimento incidentale di riesame di ordinanza applicativa della custodia cautelare carceraria adottata il 10.2.2008 dal G.I.P. del Tribunale di Palermo;

esaminati gli atti, il ricorso e l'ordinanza impugnata;

udita in camera di consiglio la relazione del Consi…

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