Il Comune è tenuto a provvedere entro il termine di legge sull'istanza di autorizzazione per l'installazione di un impianto pubblicitario, anche in caso di incompletezza documentale, salva espressa sospensione del procedimento, e il mancato rispetto di tale termine integra un'illegittima inerzia, suscettibile di sindacato giurisdizionale, fermo restando che la concreta collaborazione tra le parti e l'adozione del provvedimento satisfattivo in corso di causa possono giustificare la compensazione delle spese di giudizio. Il Comune ha l'obbligo di provvedere entro il termine di legge sull'istanza di autorizzazione per l'installazione di un impianto pubblicitario, anche in caso di incompletezza documentale, salva espressa sospensione del procedimento. Il mancato rispetto di tale termine integra un'illegittima inerzia, suscettibile di sindacato giurisdizionale. Tuttavia, la concreta collaborazione tra le parti e l'adozione del provvedimento satisfattivo in corso di causa possono giustificare la compensazione delle spese di giudizio, in deroga al principio della soccombenza, in presenza di "altre gravi ed eccezionali ragioni" ai sensi dell'art. 92 c.p.c. La pubblica amministrazione è tenuta a provvedere entro il termine di legge sull'istanza di autorizzazione per l'installazione di un impianto pubblicitario, anche in caso di incompletezza documentale, salva espressa sospensione del procedimento. Il mancato rispetto di tale termine integra un'illegittima inerzia, suscettibile di sindacato giurisdizionale. Tuttavia, la concreta collaborazione tra le parti e l'adozione del provvedimento satisfattivo in corso di causa possono giustificare la compensazione delle spese di giudizio, in deroga al principio della soccombenza, in presenza di "altre gravi ed eccezionali ragioni" ai sensi dell'art. 92 c.p.c. L'amministrazione comunale è tenuta a provvedere entro il termine di legge sull'istanza di autorizzazione per l'installazione di un impianto pubblicitario, anche in caso di incompletezza documentale, salva espressa sospensione del procedimento. Il mancato rispetto di tale termine integra un'illegittima inerzia, suscettibile di sindacato giurisdizionale. Tuttavia, la concreta collaborazione tra le parti e l'adozione del provvedimento satisfattivo in corso di causa possono giustificare la compensazione delle spese di giudizio, in deroga al principio della soccombenza, in presenza di "altre gravi ed eccezionali ragioni" ai sensi dell'art. 92 c.p.c.