Cassazione penale Sez. I sentenza n. 19470 del 4 maggio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:19470PEN

Massima

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La confisca prevista dall'art. 12-sexies del d.l. n. 306 del 1992, conv. in l. n. 356 del 1992, opera sulla base di una presunzione relativa di illecita accumulazione di ricchezza nei confronti del soggetto condannato per uno dei gravi reati indicati dalla norma, a prescindere da un nesso di derivazione diretta tra i beni confiscati e il reato presupposto. Tuttavia, tale presunzione deve essere circoscritta entro un ambito di ragionevolezza temporale, in modo che i beni sottoposti a confisca non risultino estranei al reato per cui è intervenuta condanna definitiva. Il giudice deve quindi verificare se l'acquisto dei beni sia avvenuto in un periodo di tempo sufficientemente prossimo alla commissione del reato, tenendo conto delle caratteristiche della vicenda concreta e del grado di pericolosità sociale del fatto, al fine di evitare una ingiustificata dilatazione della sfera di operatività dell'istituto ablativo. Ove i beni risultino acquisiti in epoca manifestamente distante dal reato presupposto, la presunzione di illecita accumulazione non può trovare applicazione, dovendosi escludere il nesso di pertinenzialità tra il patrimonio e l'attività criminosa accertata. Spetta al giudice valutare, sulla base di un'adeguata istruttoria, se l'acquisto dei beni, anche se formalmente intestati a terzi, possa ritenersi riconducibile, in modo specifico ed incontroverso, a proventi illeciti ottenuti in epoca antecedente alla condanna definitiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. BIANCHI Michele - Consigliere

Dott. BONI Monica - rel. Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

 
SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 04/07/2017 del TRIBUNALE di PERUGIA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere MONICA BONI;
lette le conclusioni del PG Dott. FODARONI Giuseppina che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.Con ordinanza in data 4 luglio 2017 il Tribunale di Perugia, pronunciando quale giudice dell'esecuzione, rigettava l'opposizione proposta da (OMISSIS) e (OMISSIS) avverso l&#…

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