Cassazione penale Sez. V sentenza n. 22623 del 29 maggio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:22623PEN

Massima

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Il giudice, nell'esercizio della propria funzione giurisdizionale, è tenuto a verificare con diligenza l'esattezza dei dati identificativi delle parti processuali, al fine di assicurare la correttezza formale degli atti e la tutela dei diritti fondamentali degli interessati. L'errore materiale nell'intestazione di un provvedimento giudiziario, pur non incidendo sulla sostanza della decisione, deve essere prontamente corretto, in ossequio ai principi di legalità, imparzialità e buon andamento dell'amministrazione della giustizia. Il giudice, in sede di correzione, deve operare nel rispetto del contraddittorio e del diritto di difesa, garantendo la piena conoscibilità del provvedimento rettificato. La correttezza dell'intestazione, quale elemento formale dell'atto, costituisce infatti presupposto essenziale per l'identificazione delle parti e la validità del procedimento, assicurando l'effettività della tutela giurisdizionale e la certezza del diritto. Il principio di correttezza formale degli atti processuali, pertanto, si pone a presidio di valori costituzionali fondamentali, quali il giusto processo e il buon andamento della pubblica amministrazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. COLONNESE Andrea - Consigliere

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. FEDERICO Raffaello - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) AL. AN. n. il (OMESSO);

2) GR. LU. n. il (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 09/12/2008 SETTIMA SEZ. CORTE CASSAZI di ROMA;

sentita la relazione fatta dal consigliere Dott. FEDERICO Raffaello;

Udito il Procuratore Generale presso questa Corte di Cassazione, in persona del Dott. FRATICELLI Mario, che ha chiesto che si faccia luogo alla correzione richiesta.

MOTIVI DELLA DECISIONE

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