Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 7148 del 2011

ECLI:IT:TARLAZ:2011:7148SENB

Massima

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La revoca di un provvedimento amministrativo da parte dell'autorità che lo ha emanato determina la cessazione della materia del contendere nel giudizio promosso per l'annullamento dello stesso, con conseguente dichiarazione di improcedibilità del ricorso. Il principio di economia processuale impone al giudice amministrativo di accertare la sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente a seguito della revoca dell'atto impugnato, in quanto il venir meno dell'oggetto del contendere rende priva di utilità pratica la pronuncia sul merito del ricorso. La declaratoria di cessazione della materia del contendere non implica alcuna valutazione nel merito della legittimità o meno del provvedimento originariamente impugnato, ma si fonda esclusivamente sulla constatazione della sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente a seguito della revoca dell'atto. Tale pronuncia, pertanto, non pregiudica la possibilità per il ricorrente di proporre un nuovo ricorso avverso l'eventuale nuovo provvedimento adottato dall'amministrazione. Il giudice amministrativo, in applicazione del principio di economia processuale, è tenuto a dichiarare la cessazione della materia del contendere ogniqualvolta l'oggetto del contendere venga meno per fatti sopravvenuti, indipendentemente dalla volontà delle parti, al fine di evitare un inutile dispendio di attività processuale.

Sentenza completa

N. 06239/2011
REG.RIC.

N. 07148/2011 REG.PROV.COLL.

N. 06239/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 6239 del 2011, proposto da:
società Domus s.r.l., in persona del legale rapp.te p.t., rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)), in Roma, piazza Cola di Rienzo n. 92;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), elettivamente domiciliato in Roma, via Tempio di Giove n. 21;

per l'annullamento

della determinazione dirigenziale n. 1423 del 6 luglio 2011, notificata l’11 c.m., con la quale il Dirigente p.t. dell’U.O.P. del …

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