Cassazione penale Sez. I sentenza n. 37604 del 12 settembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:37604PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'ambito del procedimento di prevenzione, può valutare la sussistenza della pericolosità sociale del proposto sulla base di elementi certi e significativi, quali precedenti penali, pregresse misure di prevenzione, coinvolgimenti in procedimenti per reati associativi e frequentazioni con soggetti pregiudicati, anche se relativi a fatti non ancora definitivamente accertati in sede penale, purché tali elementi risultino idonei a dimostrare l'attualità della pericolosità sociale del soggetto al momento del giudizio. In assenza di elementi indicativi di un mutamento della condotta di vita del proposto, il giudice di merito può legittimamente ritenere sussistente il requisito dell'attualità della pericolosità sociale sulla base dei suddetti elementi, senza che ciò integri un vizio di motivazione censurabile in sede di legittimità, salvo che la motivazione non risulti del tutto carente o meramente apparente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAMPETTI Umberto - Presidente

Dott. CAIAZZO Luigi P. - rel. Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

Dott. LOCATELLI Giuseppe - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso il decreto n. 19/2012 CORTE APPELLO di CATANZARO, del 14/06/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUIGI PIETRO CAIAZZO;

lette le conclusioni del PG Dott. Izzo G. che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.

RILEVATO IN FATTO

Con decreto in data 14.6.2013 la Corte d'appello di Catanzaro confermava il decreto del Tribunale di Cosenza in data 13.7.2011 con il quale era stata disposta la misura d…

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