Il provvedimento di diniego di autorizzazione all'installazione di un impianto pubblicitario in prossimità di un immobile vincolato ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio è legittimo, in quanto la tutela indiretta del bene culturale, prevista dall'art. 45 del Codice e recepita nel regolamento comunale sulla pubblicità, giustifica la compressione delle facoltà di uso e godimento dell'immobile privato, anche qualora l'impianto non sia direttamente visibile dal bene vincolato. Infatti, la tutela della prospettiva non riguarda solo la libera visibilità del bene, ma anche la salvaguardia dell'aspetto esteriore dello stesso nel suo contesto ambientale, impedendo l'installazione di elementi che, pur non interferendo direttamente con la visuale, possano comunque alterare l'armonia architettonica e il decoro del luogo. Inoltre, il parere negativo espresso dalla Polizia locale in relazione all'impatto viabilistico dell'impianto, in prossimità di un incrocolo ad alta intensità di traffico, è legittimo in quanto volto a prevenire situazioni di distrazione e pericolo per la circolazione stradale, in applicazione dell'art. 23 del Codice della strada. Pertanto, il diniego di autorizzazione all'installazione dell'impianto pubblicitario, fondato sulla tutela indiretta del bene culturale e sulla sicurezza della circolazione, è legittimo e non può essere annullato.