Cassazione penale Sez. V sentenza n. 23334 del 10 giugno 2008

ECLI:IT:CASS:2008:23334PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice, nel valutare la portata offensiva di un'espressione ritenuta ingiuriosa, deve fare riferimento al contesto verbale ed ambientale in cui la stessa viene pronunciata, tenendo conto delle specifiche circostanze del caso concreto, come i rapporti conflittuali tra le parti, al fine di escludere che la locuzione, pronunciata in forma interrogativa, possa essere considerata oggettivamente insultante. L'apprezzamento del giudice di merito, fondato su una motivazione argomentata, è incensurabile in sede di legittimità, ove non si ravvisi illogicità o contraddittorietà della decisione. Il principio di diritto affermato dalla Corte di Cassazione mira a garantire un approccio contestualizzato e ponderato nella valutazione della portata offensiva di espressioni potenzialmente ingiuriose, evitando una rigida applicazione del dato letterale e prediligendo un'analisi complessiva delle circostanze in cui le stesse sono state pronunciate. Tale principio risponde all'esigenza di tutelare adeguatamente il diritto all'onore e alla reputazione, senza però trascurare il rilievo del contesto comunicativo e delle dinamiche relazionali tra le parti, al fine di pervenire a una corretta qualificazione giuridica della condotta. La Corte, nel ribadire l'importanza di una valutazione globale e non formalistica, sottolinea altresì il carattere incensurabile, in sede di legittimità, dell'apprezzamento del giudice di merito, purché adeguatamente motivato e scevro da vizi logici o contraddittorietà.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato Luig - Presidente

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Consigliere

Dott. COLONNESE Andrea - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO CORTE D'APPELLO di TRIESTE;

nei confronti di:

1) DE. PA. MA. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 06/11/2006 GIUDICE DI PACE di TRIESTE;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. COLONNESE ANDREA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Ciampoli Luigi che ha concluso pe…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.