Il reato di cui all'art. 6, commi 2 e 6, della L. n. 401 del 1989 si configura per la sola violazione, consapevole e volontaria, dell'obbligo di presentarsi presso gli uffici di polizia in concomitanza con lo svolgimento di manifestazioni sportive, a prescindere dalla concomitante violazione del divieto di accesso ai luoghi di svolgimento delle stesse. La norma incriminatrice, infatti, non richiede la contemporanea violazione di entrambi i precetti, essendo sufficiente la trasgressione di uno solo di essi per l'integrazione del reato, il quale si configura come reato di pericolo, senza che assuma rilievo il fatto che, alla mancata comparizione presso l'ufficio di polizia, segua o meno l'accesso nel luogo di svolgimento della manifestazione sportiva. Inoltre, la determinazione della pena, se adeguatamente motivata dalla Corte di merito con riferimento ai criteri di cui all'art. 133 c.p., non è censurabile in sede di legittimità, salvo che non risulti manifestamente illogica o irragionevole.