Cassazione penale Sez. V sentenza n. 19345 del 8 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:19345PEN

Massima

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Il reato di bancarotta fraudolenta per distrazione si configura quando l'amministratore di una società dichiarata fallita, abusando dei poteri connessi alla sua carica, distrae, sottrae o dissipa beni sociali, al fine di recare pregiudizio alla massa dei creditori. La prova della distrazione può essere desunta dalla mancata dimostrazione, da parte dell'amministratore, della destinazione dei beni della società, essendo sufficiente qualsiasi operazione diretta a distaccare dal patrimonio sociale, senza immettervi il corrispettivo, beni ed altre attività in genere, così da impedirne l'apprensione da parte degli organi fallimentari. Le dichiarazioni rese dal fallito al curatore fallimentare sono utilizzabili ai fini della prova, in quanto non soggette alla disciplina di cui all'art. 63, comma 2, c.p.p., non appartenendo il curatore alle categorie indicate da tale norma e non potendosi la sua attività considerarsi ispettiva o di vigilanza. Ai fini della configurabilità del reato, è irrilevante che l'amministratore non abbia percepito alcun compenso per la carica ricoperta, abbia stipulato fideiussioni a propria firma a garanzia delle obbligazioni della fallita o abbia incentrato, in prossimità del fallimento, interamente sulla propria persona il rischio di impresa, atteso che tali circostanze non escludono la sussistenza dell'elemento soggettivo richiesto per la fattispecie di bancarotta fraudolenta per distrazione. La mera volontà di preservare, seppure in modo colposo, la continuità dell'attività commerciale non è sufficiente a configurare la meno grave ipotesi di bancarotta semplice, in luogo della bancarotta fraudolenta per distrazione, qualora siano provate le condotte distrattive poste in essere dall'amministratore.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - rel. Consigliere

Dott. Scarl INI Enrico V. S. - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. BELMONTE ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 05/03/2021 della CORTE APPELLO di BOLOGNA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere PEZZULLO ROSA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore VENEGONI ANDREA;
Il Proc. Gen. si riporta alla requisitoria gia' depositata e conclude per l'inammissibilita' e in subordine il rigetto.
udito il difensore;
L'avv. (OMISSIS) rileva la carenza…

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